La pace di Versailles. Considerazioni 100 anni dopo.

Si è già detto che la pace di Versailles difetto’ fin da principio di validità morale e scarso fu il rispetto di essa e non solo in Germania. Nel 1919 si aspirava a far meglio di quanto non avessero fatto i regolatori della pace  al congresso di Vienna. Era del resto stato più facile minacciare di continuare la guerra nel novembre 1918 di quanto non lo fosse il minacciare di riprenderla nel giugno 1919 che non nel giugno 1920, quando però era più facile che nel 1923. Inoltre il fronte unito degli Alleati non sopravviveva lungo alla conferenza di pace, anzi ne rimase immune da scosse durante la conferenza. L’Europa era stata messa a soqquadro e continuò a dare grattacapi agli statisti. Non uno dei problemi extra europei che avevano suscitato difficoltà prima del 1914 provocò alcuna grave crisi fra le potenze europee nel periodo fra le due guerre. Nessuno poteva pensare che Gran Bretagna e Francia potessero entrare in guerra per la Siria, come un tempo avrebbe potuto accadere per l’Egitto. Unica eccezione, l’affare abissinia del 1935, ma esso riguardò la politica europea nel quadro della Società delle Nazioni, non fu un conflitto per l’Africa. Un’altra apparente eccezione, l’Estremo Oriente, che suscitò gravi difficoltà nei rapporti internazionali; ma la Gran Bretagna fu l’unica potenza europea su cui esso ebbe una ripercussione pratica Anche questa era una novità. La Gran Bretagna era adesso la sola potenza mondiale in Europa. Anche prima del 1914 essa era stata una potenza mondiale di prima grandezza, ma nell’età dell’imperialismo anche la Russia, la Germania e la Francia contavano molto. Ora la Russia era fuori dall’Europa e alleata della della rivolta antieuropea dei popoli coloniali. La Germania aveva perso le colonie e rinunciato alle sue ambizioni imperiali, almeno per il momento. La Francia, pur restando una potenza coloniale, era ossessionata dalle difficoltà europee e lasciava il suo impero in secondo piano nelle dispute con gli altri, compresi gli inglesi. I quali si sentivano diversi dalle potenze europee e spesso pensavano di ritirarsi dalla politica europea. È anche facile capire perché il problema tedesco sembrasse questione esclusivamente europea. Continueremo su questo o su altro blog su questi argomenti.

Casalino Pierluigi