Petrarca a Porto Maurizio

 

In mie precedenti note ho fatto cenno al passaggio del Petrarca da Porto Maurizio. Il poeta, proveniente da Nizza, città che egli definisce la prima città italiana che si incontra proseguendo verso Levante, giunge a Monaco e di lì prende il mare alla volta di Napoli, facendo sosta a Porto Maurizio. Di questo suo sbarco, durante il suo viaggio verso il capoluogo partenopeo, dove reca una missiva papale, c’è memoria nella targa posta su una parete della chiesetta dei Cavalieri di Malta, alla Marina. Il Petrarca nel 1343, trascorre nel borgo ligure una notte in una taverna per marinai. Siamo nel periodo della cosiddetta «cattività avignonese», termine coniato dallo stesso Petrarca, (pontefice, in quel periodo, è Clemente VI), e la lettera del papa contiene la richiesta della liberazione di tre prigionieri presso quella corte. La targa, eretta nel 1362 dai cavalieri di Malta Bartolomeo e Maurizio Corradi, ricorda che «a compimento e decoro dell’antichissimo ospizio, nel novembre del 1343 aveva accolto Francesco Petrarca reduce da Avignone questa cappella al titolo di San Giovanni Battista». Dunque, si parla di novembre del 1343. Gli studi più recenti compiuti da studiosi come il Pioppo, portano invece a datare al settembre 1343 la visita del poeta, che, una volta a Porto Maurizio, forse preoccupato a causa delle condizioni del mare, preferisce acquistare due cavalli per proseguire il viaggio via terra. Petrarca, del resto, non può essere a Porto Maurizio in novembre – scrive il Pioppo – in quanto all’epoca si trova a Napoli, come emerge da una serie di missive di cui si parla nel più volte citato “Il progetto autobiografico delle familiares di Petrarca», libro redatto a cura di Roberta Antognini. Il poeta lascia poi Napoli, dove ha trascorso circa due mesi, in direzione di Parma, alla metà di dicembre. Sembra quindi che il Petrarca sosti a Porto Maurizio solo in settembre. Lo proverebbe il fatto che, il 7 ottobre, egli è già a Roma (come testimonia una lettera inviata al cardinale Giovanni Colonna in quella stessa data). Nella targa alla Marina ci sarebbe dunque, al riguardo, un’imprecisione, circostanza rilevata anche da altri osservatori e studiosi. Tuttavia ciò non toglie l”importanza storica del passaggio del poeta da Porto Maurizio, luogo già principe, insieme a Ventimiglia, per l’avvio dei pellegrinaggi verso la Terra Santa o verso Sant’ Iago de Compostela. Porto Maurizio aveva, infatti, alle spalle una strada Marenca che si collegava con Ventimiglia ed altri centri più a Nord. Il Petrarca non fu, d’altra parte, molto interessato a quel tipo di eventi, dato il suo maggior coinvolgimento negli affari politici del suo tempo. Si tornerà sull’argomento.
Casalino Pierluigi

 

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