INCOMPARABILI ANALOGIE

INCOMPARABILI ANALOGIE
Attraverso l’esame delle considerazioni religiose di due giganti del pensiero, quali S. Agostino e Spinoza, si perviene a due letture politiche del pensiero teologico, in apparenza opposte. S.Agostino reinterpreta l’Antico Testamento e promuove la Città di Dio come modello di verità a cui dovrebbe ispirarsi la città degli uomini. Spinoza, invece, nel nome della libertà di pensiero, secondo una concezione filologica e storica laica delle Scritture, propugna una repubblica degli uomini, liberata dai dogmi. Una scissione infinita, dunque, tra teologia e politica, nonostante tutte le mediazioni, che sembrano legarle. Un’autentica scelta di campo tra la storia e l’eternità da parte dei due filosofi, anche se si colgono tra i due pensatori analogie per nulla marginali. Un filo sottile e comune, peraltro, che muove dal dubbio e dagli interrogativi posti dall’esperienza. Casalino Pierluigi, 9.03.2009.

LA DEMOCRAZIA COSMOPOLITA
La parola “cosmopolitismo”è spesso usata in modo impreciso o polemico. E tuttavia rappresenta una grande tradizione filosofica, che risale all’antichità. Dal tema, caro agli stoici, di “cittadino del mondo” fino al progetto di “pace perpetua” vagheggiato da Kant, tutta una corrente di pensiero non ha cessato di concepire il diritto in un orizzonte internazionale. Le sfide sollevate dalla globalizzazione hanno suscitato un rinnovamento teorico dell’approccio universale della democrazia. L’aspirazione cosmopolita della democrazia è ormai una realtà. L’interdipendenza degli Stati, i pericoli dell’unilateralismo militare e la crescita di un’opinione pubblica mondiale, impongono, quindi, risposte politiche planetarie, a livello globale. Aldilà delle tradizionali obiezioni “realiste”, diventa non ulteriormente rinviabile la democratizzazione delle istituzioni internazionali e la trasformazione del rapporto dei cittadini con la politica. Una visione illuminante, che recupera l’ansia egalitaria di Tocqueville, senza indulgere verso quelle tentazioni totalizzanti e populiste, che hanno prodotto in passato danni irreparabili. Casalino Pierluigi, 9.03.2009.