LA LUNA IN UN SOGNO

LA LUNA IN UN SOGNO
Personaggio universale, dallo spirito versatile e geniale, Luciano di Samosata fu siriano di nascita, ma di formazione greca, tanto da essere indicato come esponente di primo piano della scuola sofistica del suo tempo. Tra le numerose opere che ci ha lasciato ne spicca una, che racconta, che racconta l’esperienza breve e immaginaria, che, per certi versi, anticipa la moderna fantascienza, di un viaggio sulla Luna:”Una Storia Vera”. E proprio nel contesto di questo libro il capitolo “Il Sogno” è dedicato alla trasvolata sull’astro delle notti, non più vista, al suo tempo, come una dea, ma ormai come un vero e proprio corpo celeste, sul quale un giro sbarcare, secoli prima delle anticipazioni e delle suggestioni futuriste di Jules Verne. In questo senso Luciano può a giusta ragione essere considerato il Verne dell’Antichità, ma soprattutto il precursore della spedizione americana dell’Apollo sul nostro satellite naturale nel luglio 1969. Nelle fantastiche vicende narrate da Luciano si viene a conoscenza di un mondo selenita organizzato, quasi speculare alla società umana. Al momento dell’allunaggio, Luciano e suoi compagni, scesi dalla nave che li ha trasportati sulla superficie lunare, vengono infatti catturati da creature incredibili, cioè gli “ippogrifi”, che li trascinano al cospetto del Re della Luna, Endimione. Il sovrano, che è al momento impegnato in un conflitto con gli abitanti del Sole in una sorta di “guerra stellare” ante litteram, viene sconfitto dai solari. Questi ultimi fanno prigioniero Luciano e suoi compagni, rei di essersi schierati con i seleniti. La controffensiva selenita, tuttavia, ha successo e Luciano e i suoi lunauti sono liberati. Endimione tenta di trattenere gli ospiti con ogni promessa possibile, ma la nostalgia della Terra è troppo forte. Prima di essere autorizzati a rientrare sul nostro pianeta, Luciano si abbandona con la sua immaginazione a descrivere la società selenita e la sua configurazione lunografca. L’avventura si conclude con altre peripezie straordinarie, che fanno il verso al biblico Giona, e che ci aprono a considerazioni di alto profilo letterario e scientifico. 13.08.20210. Il significato del lavoro di Luciano va aldilà dell’invenzione letterario e dell’intuizione avveniristica per inserirsi in un dibattito da tempo ricorrente nella coscienza e nella curiosità degli uomini, quello della pluralità dei mondi. Un aspetto quest’ultimo di grande attualità, non soltanto sotto l’aspetto cosmologico, ma anche in relazione al discorso eterno e inesauribile dell’aldilà dell’uomo. Casalino Pierluigi,18.08.2010.