LA RIVIERA DEI RUSSI

LA RIVIERA DEI RUSSI
Nel tempo autunnale, nell’incanto di questa Liguria di ponente, la spiaggia è in armonia con il mare. Non si avverte più il calore bruciante della sabbia, lontana è la folla dei bagnanti e già si è dissolto l’eco del vociare concitato dell’estate piena. Incede il tenero autunno della Riviera, che ci viene restituita gradualmente in tutto il suo splendore originale. I tramonti e le albe assumono colori indimenticabili, mentre la magia dei chiari di luna arricchisce l’animo di emozione. E’in tale occasione che si riaffaccia la memoria della Nizza, della Sanremo e di altre località dei dintorni, care ai Russi dell’epoca imperiale e poi ai Russi bianchi, con il fascino di un’epoca ormai svanita. La gaia vita degli esuli dalla Rivoluzione, tra la malinconia del ricordo del tempo perduto e la speranza del ritorno. Un filo sottile, peraltro, lega tutti i Russi, che, senza distinzioni, e in ogni stagione della loro storia, sono passati in questo angolo di paradiso, alla ricerca di libertà e poesia, di felicità e di benessere. Immersi nella mite atmosfera, che, tra l’azzurro del Golfo Ligure e la verdeggiante cornice di ulivi, raccoglie i due tratti di Riviera, divisi dal confine, divisi dal confine i Russi hanno segnato una traccia indimenticabile lungo gli itinerari irripetibili di questa civiltà d’Occidente. Rivive in essa il canto dell’ultimo vate della latinità, Rutilio Namaziano, sulla via della Gallia. Crocevia di incontri e di percorsi e di passioni, arroccato in morfologie e geometrie essenziali, è questo un territorio che ha conquistato i Russi di tutti i tempi: raggi di luce e di mare, di cromatismi di fiori e di vegetazione mediterranea restano nel loro ricordo, nella loro immaginazione. Nell’animo dei Russi c’era l’ansia struggente della memoria, sentimento che mai abbandona coloro che lasciano la terra dei padri. Destino, malinconia, tuono e grandi spazi convivono nell’inconscio profondo dei Russi, ovunque siano. Pagine d’arte e di vita hanno scritto i figli della Russia nei loro soggiorni liguri, recuperando per sempre, attraverso i loro occhi, lo spirito autentico di questa nostra Riviera, nella quale hanno ritrovato la sensibilità della loro patria di origine. Pagine dedicate a chi ama guardare lontano, un omaggio allo spirito delle nostre genti, tra rotte oceaniche e sentieri montani verso il cuore d’Europa. Un dono della Grande Madre Russia. E ora l’epopea scintillante si rinnova. Un mito senza fine.
Casalino Pierluigi, 26.10.2008.