SANREMO: LA STAGIONE DI GOERING-1

SANREMO: LA STAGIONE DI GOERING-1
Il 23 febbraio 1939 un telegramma del Ministero degli Affari Esteri informa la Regia Prefettura di Imperia dell’imminente visita a Sanremo del numero due del III° Reich, Hermann Goering. “…Il Maresciallo sarà accompagnato dalla consorte, dalla nipote (signorina Ellen Sonnemann), dal Capo gabinetto Civile, dal Direttore Ministeriale, da un Ufficiale, da un altro Funzionario e da alcune persone di servizio privato. E, mentre si raccomanda di non dare pubblicità alla notizia, (si) prega di prevenire la direzione dell’albergo acciocché riservi le camere adeguate alle personalità attese ed accordi loro ogni facilitazione” Un successivo dispaccio urgente del Ministero dell’Interno ne comunica la data :“Roma 7 febbraio 1939. N.7317 800 9215 5. Maresciallo Goering giorno 5 marzo prossimo giungerà a Sanremo per soggiorno. Predetta personalità est accompagnata da brigadiere sicurezza Modesti Ausonio da Napoli e agente Veluseck Rodolfo da Venezia. Assicurare arrivo agenti segnalando suo tempo partenza Maresciallo Goering” Con un’ulteriore nota del 1° marzo si porta a conoscenza che “noto personaggio transiterà Brennero diretto Sanremo ore 13 e minuti 10 del giorno 4 prossimo, anziché giorno 5”. Sempre il 1° marzo con “precedenza assoluta su tutte le precedenze assolute” si fissa l’arrivo di Goering a Sanremo per 12,15 del 5 marzo, segnalando l’opportunità che la visita in Riviera del gerarca nazista “abbia risalto locale con carattere di spontaneità dato che egli viaggia in privato” Il 2 marzo è reso noto l’elenco completo del personale al seguito di Goering: un primo gruppo che viaggia in treno con la personalità e un secondo gruppo incaricato di accompagnare le “due automobili del Maresciallo per strada ordinaria”. Un terzo gruppo svolgerà servizio di collegamento con Berlino. Segue un ulteriore telegramma alla Prefettura di questo tenore “Il Tenente Colonnello Giuseppe Teucci (Aiutante di Campo di S.M. il Re Imperatore), destinato accompagnare Maresciallo Goering durante suo soggiorno in Italia, si presenterà giorno 3 marzo corrente Vostra Eccellenza”. La Città dei Fiori è in quel periodo un centro turistico internazionale assai frequentato. Gli alberghi più prestigiosi, dal Des Anglais al Cosmopolitan Europa, dal Centrale al Grand Hotel de Londres, dal Beau Sèjour, al Terminus, all’Imperiale ospitano clientela italiana e straniera, soprattutto tedesca. Non mancano inglesi, americani, svizzeri, ungheresi, rumeni, spagnoli e canadesi. Numerose sono le personalità di rango. Tra queste il ministro degli esteri ungherese Coloman De Jenya, che trascorre a Sanremo tre settimane di convalescenza nel dicembre del 1934. Galeazzo Ciano raggiunge a Sanremo nel febbraio del 1937 per essere testimone di nozze del figlio del Maresciallo Badoglio con la figlia primogenita del Senatore Nota, che era alloggiato a Villa Agnese, al “Solaro”. Nel 1938 è la volta di Starace, Segretario del PNF, che, durante la sua permanenza, ha modo di visitare Villa Ormond. Nel 1939 è il momento del Feldmaresciallo Goering. Per l’arrivo di Goering, il Segretario Federale, Domenico Filippi comunica al Prefetto di “aver disposto per il massimo concorso di gerarchie, di fascisti, di popolazione, e per l’opportuno addobbo degli edifici”. Nell’occasione il Comandante della Divisone Fanteria “Cosseria”, di stanza a Imperia, Carlo Bracco, assicura la “sua presenza a Sanremo ad accogliere il Maresciallo Goering e di aver disposto che sia pure presente il Comandante del Presidio Militare con una larga rappresentanza di Ufficiali”. Anche la Regia Marina mette a disposizione un idoneo mezzo (“cutter da diporto a rimorchio”) in attualmente in navigazione verso le acque di Sanremo, proveniente da La Spezia. L’evento, dunque, comincia, quindi, con il massimo degli onori. – continua.

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Il programma della visita diventa operativo appena l’esponente tedesco scende dal convoglio speciale all’ora e nel giorno convenuti. “Un tripudio di bandiere tricolori e hitleriane” segna il percorso del Maresciallo, che incontra sotto la pensilina della stazione la delegazione ufficiale intervenuta per accoglierlo. Il Prefetto, il Podestà di Sanremo, il console germanico e altre numerose autorità porgono il ben venuto “all’illustre ospite”. Goering, “dopo aver salutato romanamente,visibilmente compiaciuto”, riceve un omaggio floreale da parte di alcune signore della colonia tedesca della città e viene fatto segno “ di festose acclamazioni e fragorosi applausi” da parte della popolazione. Tra “inaspettate e imponenti manifestazioni della cittadinanza”, il Feldmaresciallo tedesco “prosegue in automobile per l’albergo Reale”. In quello stesso giorno, per una curiosa coincidenza del destino, nel salone del municipio, “alla presenza del Prefetto, del Vescovo di Ventimiglia e di altre personalità, Francesco Sapori, per incarico dell’Istituto Nazionale della Cultura, commemora l’Accademico d’Italia, Angelo Silvio Novaro. La città è guardata a vista costantemente e in ogni zona “da pattuglie di carabinieri reali, di regia polizia e di regia guardia di finanza…a tutela dell’Altissima Personalità”. Il Comando dei Vigili Urbani “stabilisce un servizio fisso a mezzo di due vigili da dislocare uno al cancello di ingresso dell’albergo Reale e l’altro in Corso Imperatrice all’angolo del Palazzo Riviera”. Nel frattempo nel porto di Sanremo a rimorchio di mezzo della Regia Marina entra “l’imbarcazione a vela Bibin”, in altre parole la barca del gerarca tedesco. Dalla sera di domenica 5 marzo 1939 nel Salone delle Feste del Casinò segue un nutrito programma di manifestazioni dedicate all’ospite. Tra queste si distinguono gli spettacoli del Maestro Viviani con il suo repertorio napoletano, la compagnia De Sica e il varietà con il concorso di Artisti Napoletani e delle Canzoni di Piedigrotta. Tutti i giorni alle 17,45 si esibisce l’orchestra argentina Pizzarro e l’orchestra Piero Rizza, con varietà alle 23,30. Nel salone del Ristorante piccolo varietà accompagnato dal quintetto Pratt. Dal 5 marzo al 7 aprile Goering si trattiene a Sanremo fino al 7 aprile, salvo la parentesi dal 13 marzo al 22 aprile, quando cominciavano a sentirsi in lontananza i primi rumori guerra. In tale intervallo di tempo il Feldmaresciallo è convocato da Hitler a Berlino per consultazioni in occasione dell’invasione dei Sudeti. La brillante vacanza sanremese dello statista tedesco non viene tuttavia turbata più di tanto. Non c’è un angolo di Sanremo che non sia visitato da Goering. Per consentire i suoi spostamenti, il Presidente dell’Azienda Autonoma Unica per il Soggiorno Turistico di Sanremo, Ospedaletti e Bordighera annulla il Corso Fiorito in programma il 12 marzo. Il 13 marzo alle 15,45, salutato dal Prefetto, dopo una leggera indisposizione, i coniugi Goering ripartono improvvisamente per la Germania, tenendo gli appartamenti alberghieri occupati. Lo attende Hitler a Berlino per un giro d’orizzonte sugli avvenimenti internazionali in corso. Il 22 marzo Goering è di nuovo a Sanremo Il 26 marzo al Casinò si svolge un sontuoso ricevimento che fa epoca, per celebrare il compleanno della moglie dell’ospite. Il Conte Ciano invia un mazzo di rose. Sempre a bordo della Wanderer 250 cabriolet del 1938, raggiante, Goering si ferma, tra “un’ovazione di folla e di saluti romani” davanti alla Casa da Gioco. Altre tre automobili trasportano il seguito e fanno la spola tra Sanremo e il treno speciale tedesco a Ventimiglia. La Città dei Fiori è un incanto davanti agli occhi del paladino della croce uncinata. Folgorato dalla magia della Riviera, il Feldmaresciallo confida alla moglie di voler vivere a pieno questo sogno dorato, lontano dalle grigie atmosfere teutoniche. Sale i gradini con passo deciso, seguito come un’ombra dall’onnipresente e discreto servizio di sicurezza, sotto la regia degli uomini del Tenente Colonnello Teucci e del suo omologo germanico, Conrath Oberfuhrer Gornnert. Fa il suo ingresso nel palazzo tra “l’ovazione della folla e un impressionante levarsi di saluti romani”. Il ricevimento, particolarmente curato e raffinato, si svolge in un clima spensierato e ricco di riferimenti alla congiuntura politica internazionale. Goering non ha il tempo di riabituarsi agli ozi sanremesi. A malincuore il protocollo lo porta a Roma per una visita ufficiale al Duce. Il 31 marzo il solito convoglio speciale lascia Sanremo per raggiungere la capitale. Il Feldmaresciallo sente la mancanza della Riviera. Presto, infatti, è nuovamente a Sanremo. – continua.

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Il Ministero della Guerra, con telegramma del 4 aprile, avverte la Regia Prefettura che “nota gita automobile su strade panoramiche è stata autorizzata e questo Ministero della Guerra è stato informato di volere trasmettere al Comando Divisione di Imperia istruzioni relative. Tenente colonnello Teucci è stato già telefonicamente informato di quanto precede”. Venerdì 7 aprile il treno speciale di Goering riparte da Sanremo in direzione di Firenze. Da Firenze il Feldmaresciallo prosegue per Reggio Calabria, da dove salpa per Tripoli, a bordo del “piroscafo tedesco Monferrat, per arrivare a quel porto il giorno 9 alle ore 15,16” Il Ministero dell’Interno assegna fino all’imbarco per la Libia “altro agente interprete lingua tedesca”. Contemporaneamente viene disposto dal Ministero della Cultura Popolare un contributo straordinario per finanziare il prolungamento della permanenza dell’ospite nella città di Sanremo. Goering esprime il desiderio di ritornare appena possibile. Il Prefetto di Imperia telegrafa a Goering, in viaggio: ”Nel ricevere bellissima fotografia che Voi Eccellenza vi siete compiaciuto destinarmi permettetemi Vi esprima sensi mio stato d’animo grato per ambito dono che terrà sempre vivo ricordo Vostra visita questa provincia” Il 4 maggio, proveniente da Berlino, il gerarca è ancora a Sanremo. La Regia Prefettura così telegrafa al Ministero dell’Interno e a quello degli Affari Esteri: “N010676 – Oggi ore 18 minuti trenta proveniente da Berlino con suo treno speciale est giunto Sanremo S.E. Feldmaresciallo Goering Alt. All’arrivo est stato ossequiato da tutte Autorità Politiche, Civili e Militari Provincia Alt. All’uscita dalla stazione ferroviaria et lungo percorso fino albergo Reale ove soggiornerà est stato oggetto calorosa manifestazione da parte discreto pubblico et folto gruppo Dopolavoristi Germanici giunti oggi stesso a Sanremo in gita”. Nella circostanza l’esponente del Reich ha portato con se due automobili e 8 elementi di personale al seguito, oltre a ufficiali e sottoufficiali germanici di diretto collegamento con Berlino. Il gruppo si mette a disposizione del Commissario Capo della Sicurezza di Sanremo Minervini. Mentre Goering rientra a Sanremo, fanno il loro ingresso in porto alcuni mezzi navali, scortati da due cacciatorpediniere tedeschi. L’ospite germanico resta in Riviera fino al 9 maggio. Alle 9 di quella data Goering si imbarca, in forma “privatissima e ossequiato da Autorità et acclamato da folla Dopolavoristi tedeschi ancora soggiornanti Sanremo sulla motonave germanica Huascarau, diretta verso le coste spagnole”. Il treno speciale del Feldmaresciallo rimane, invece, in sosta a Ventimiglia, in attesa di ordini. Si conclude in modo trionfale la stagione di Goering a Sanremo. Unica nota stonata il costo del mazzo di fiori inviato in omaggio alla Signora Goering il 26 marzo. Sulla circostanza si apre un contenzioso tra il Ministero degli Affari Esteri e il Municipio di Sanremo, che viene invitato a un riesame. Le vive premure del Prefetto di Imperia sull’Amministrazione Comunale fa ridurre la fattura dal fioraio Partini, che accondiscende, da lire 1200 a lire 1060. Nell’informare il Prefetto di Imperia di tale decisione, il Vice Podestà di Sanremo, trasmette anche “una fotografia del cesto offerto dalla Signora Ciano e dal consorte S.E. il Ministro degli Affari Esteri”. In quello scorcio di 1939 gli echi del patto nazi-sovietico Molotov-Von Ribbentrop di fine agosto giungono anche nella Sanremo delle vacanze. Il protagonista de “Il Tempo e la Memoria”, Ennepilibri, Imperia, 2006, coglie intorno a se sensazioni di profondo sconcerto. Uno spettrale crescendo di notizie incontrollate e incontrollabili. Il 1° settembre le truppe tedesche varcano la frontiera polacca. Don Orione, che trascorre a Sanremo gli ultimi giorni della sua vicenda terrena, fa porre la bandiera polacca sull’altare della piccola cappella, sul quale è solito celebrare la messa. – Se la messa, dice, è il rinnovarsi del sacrificio di Cristo, la Polonia oggi è partecipe della Sua sofferenza- fine.
Casalino Pierluigi, 17.05.2010.
Nella segreteria di Goering c’era una spia a favore dei Russi. (Mimmo Franzelli, Guerra di spie, Mondadori.