L’ errore di calcolo alle origini dei conflitti

Gli storici hanno descritto le cause dei conflitti da molti punti di vista. Circostanza che muove da diverse considerazioni e situazioni, ma raramente da quello che in genere, storici avveduti come il Taylor, autore impareggiabile nello studio delle origini della seconda guerra mondiale, hanno definito l’ errore di calcolo. L’ attuale conflitto ucraino, e ancora peggio quello avviato da Hamas il 7 ottobre 2023 contro Israele, rientrano in tale fattispecie. Quando si scatena una guerra, già peraltro gli storici antichi, ma anche gli autori dei trattati di teoria politica o di realismo politico (come, ad esempio l’ Arthasastra di Kautilyan, ministro del re indù Nanda Candragupta Mauria, coevo dei regni indogreci, post alessandrini), indicano negli errori di calcoli una delle maggiori cause dello scatenarsi dei conflitti. Le crisi in atto sullo scacchiere internazionale non solo nascono dalla mancanza di equilibrio, ma anche e soprattutto dal venir meno della logica del periodo della Guerra Fredda, fondata su un rapporto consolidato di condivisione e/o di concertazione. Le azioni unilaterali come quelle sopra citate costituiscono un monento di grave appannamento della ragione politica, basate su decisioni personali non meditate e non in sintonia con diritto di guerra e di pace. Errori calcoli che mettono in crisi sia la diplomazia che il senso comune. E  che naturalmente creano reazioni a catena irrefrenabili con catastrofiche conseguenze sui civili. Il caso di Hamas è emblematico, da un lato, quello dell’ aggressione russa all’ Ucraina fondato su improbabili sogni di rivendicazioni imperiali, dall’ altro . Si tornerà sull’argomento. Argomento cui non è estranea la riflessione di Giambattista Vico.

Casalino Pierluigi