ELOGIO DEL PENSIERO CRITICO

Tra le molte ombre che avvolgono il mondo c’è l’assoluta mancanza di senso critico, cioè di quel pensiero critico che è alla base della civile convivenza e della civiltà. Il fanatismo è figlio di questa oscura dimensione in cui si dibatte la moderna intelligenza. Una situazione che ha prodotto un generalizzato analfabetismo culturale e soprattutto l’afasia espressiva, la deriva cioè di ogni capacità di logica comunicativa. Il porre mano ad una soluzione di questo grave problema dovrebbe essere affidato ovunque alla scuola, palestra di vita e di educazione, non solo democratica e intellettuale, ma anche di regole di convivenza. Raggiunto. anzi recuperato questo obiettivo, si arriverà ad un altro risultato importante, quello della felicità. Come diceva JJ Rousseau la vera ambizione e speranza dell’uomo è quella di essere felice per sempre.La nostra esistenza, dunque, secondo il filosofo ginevrino, è limitata e destinata a non durare per sempre, ma pur in questa condizione e concentrandosi in essa possiamo conseguire quella felicità dell’attimo fuggente che ci affida comunque una visione eterna nell’effimero. Rousseau anticipa in qualche modo l’intuizione di Nietzsche dell’eterno ritorno. Anche in questo contesto si coglie la necessità di affinare il pensiero critico, un pensiero che può aprirci la via alla vera felicità.Casalino Pierluigi